Articolo 8 - Mancato riconoscimento del legame con il figlio non biologico nato all'estero tramite maternità surrogata, pur conservando il legame creato attraverso l'affido: “vita familiare” ammissibile
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Articolo 8 - Mancato riconoscimento del legame con il figlio non biologico nato all'estero tramite maternità surrogata, pur conservando il legame creato attraverso l'affido: “vita familiare” ammissibile
Articolo 3 e articolo 11 (+ articolo 14) - Mancata adozione da parte dello Stato di misure preventive operative per proteggere i richiedenti dalla violenza omofobica e/o transfobica, mancata indagine efficace e mancata garanzia dello svolgimento pacifico della manifestazione LGBT - Indicazioni di acquiescenza ufficiale, connivenza e partecipazione attiva a singoli atti motivati da pregiudizio
Articolo 14 (+ articolo 8) (Discriminazione/Vita familiare) - Rifiuto di concedere alla ricorrente i pieni diritti genitoriali e l'affidamento del figlio minore basato in modo esclusivo o decisivo su considerazioni relative al suo orientamento sessuale – Decisione discriminatoria basata sull'importanza della figura maschile
Dissenziente / Concorrente: Wojtyczek
Articolo 14 (+ articolo 3) (Discriminazione e trattamento degradante) - Condotta abusiva della polizia durante la perquisizione della sede di una ONG LGBT motivata da odio omofobico e/o transfobico - Umiliazione e deterioramento intenzionale con l'uso di discorsi di odio e insulti
Articolo 3 - Espulsione - Insufficiente valutazione del rischio e della disponibilità di protezione dello Stato contro i maltrattamenti per motivi di orientamento sessuale da parte di attori non statali in Gambia
Articolo 11 e articolo 14 (+11) - Mancata garanzia che l'evento pubblico di sensibilizzazione LGBT si svolgesse pacificamente - Condotta passiva della polizia e mancato contenimento degli attacchi verbali omofobici e delle pressioni fisiche da parte dei contro-manifestanti
Limitazione dei diritti di visita del ricorrente sulla base del suo disturbo mentale, senza valutare l'impatto di quest'ultimo sulle sue capacità di cura o sulla sicurezza del bambino - Violazione dell'articolo 14
Dissenziente / Concorrente: Stéphanie Mourou-Vikström, Georges Ravarani
I ricorrenti, una coppia sposata, e la loro figlia nata in Ucraina tramite ricorso alla maternità surrogata, si sono visti rifiutare dalla Corte d’appello francese nel 2017 la registrazione completa del certificato di nascita ucraino, indicante esclusivamente il rapporto giuridico padre-figlio – La Corte ha ritenuto che la madre intenzionale può stabilire un rapporto giuridico tramite adozione e non direttamente attraverso il certificato di nascita straniero, in virtù della legge francese che proibisce la maternità surrogata – La Corte ha ritenuto che in tal modo non sono stati violati i di
Articolo 8 (Rispetto della vita familiare/Rispetto della vita privata) - Mancato riconoscimento prolungato del rapporto giuridico genitore-figlio tra il bambino nato tramite maternità surrogata gestazionale all'estero e il padre d’intenzione che era il partner registrato del padre genetico
Rifiuto dell'azione di contestazione della paternità in ragione dell'interesse del minore, che era stato riconosciuto dal marito della madre, senza sufficienti garanzie per il presunto padre biologico - Violazione dell'articolo 8
Articolo 10 (libertà di espressione) – Condanna per discorso d’odio derivante dalla pubblicazione online di commenti offensivi sull’omosessualità
Articolo 14 in combinato disposto con l'articolo 1 del Protocollo n. 1 - La ricorrente, una vedova, ha sostenuto che la negazione del suo diritto alla pensione di reversibilità a causa della mancanza di contributi previdenziali da parte del marito violava i suoi diritti - La decisione di negarle la pensione era discriminatoria a causa del mancato rispetto dei requisiti contributivi da parte del marito
Richiesta di riconoscimento giuridico del sesso da parte di una persona transgender non ungherese legalmente stabilita, rifiutata dalle autorità a causa di una lacuna nella legislazione in materia in vigore all'epoca dei fatti - Non consentendo al ricorrente l'accesso alla procedura di riconoscimento giuridico del sesso, non è stato raggiunto un giusto equilibrio tra l'interesse pubblico e il diritto del ricorrente al rispetto della sua vita privata
Articolo 8 (Rispetto della vita familiare) - Interventi politici e imprevisti procedurali che impediscono il rimpatrio ordinato dal tribunale di un minore illegalmente trattenuto dall'altro genitore sul territorio dello Stato convenuto
Articolo 4 (Obblighi positivi/Indagini efficaci/Tratta di esseri umani) – Mancate indagini efficaci sulle accuse di tratta di esseri umani e sfruttamento della prostituzione
Dissenziente / Concorrente: Turković / O’Leary, Ravarani / Pastor Vilanova / Serghides
Articolo 3 (procedurale e sostanziale) - Indagine inefficace su accuse discutibili di maltrattamenti da parte di agenti di polizia - Accuse non provate “oltre ogni ragionevole dubbio” in parte a causa di carenze investigative
Articolo 8 (Obblighi positivi/rispetto della vita privata) - Rifiuto delle autorità nazionali di riconoscere l'identità maschile delle persone transgender in assenza di un intervento chirurgico di riassegnazione del sesso - Disturbo dell'equo bilanciamento tra l'interesse generale non chiaramente individuato e gli interessi dei ricorrenti
Madre tossicodipendente in terapia privata sproporzionatamente della sua potestà genitoriale sui figli, né trascurati né in pericolo, i due più giovani dei quali collocati presso l’assistenza pubblica – Violazione dell’articolo 8
Articolo 11 (diritto alla libertà di riunione), articolo 13 (diritto a un ricorso effettivo), articolo 14 (divieto di discriminazione) - Ripetuti rifiuti di autorizzazione dei gay-pride
Il marito ha avviato un procedimento ai sensi della Convenzione dell'Aja per il ritorno del minore in Norvegia e ha ottenuto un'ordinanza dai tribunali lettoni - La ricorrente ha sostenuto che questa decisione ha violato il loro diritto alla vita familiare ed è stata presa attraverso una procedura viziata - Violazione dell'articolo 6 relativamente al diritto al contraddittorio e alla parità delle armi